MARGHERA – Il presidente Zaia difende la sua ordinanza sulla scuola ma chiarisce: “i ragazzi non hanno una colpa particolare”. E sulla scuola oggi la dottoressa Russo ha annunciato il cambio di protocollo alle elementari e medie in caso di un contagio. || Zaia difende la sua ordinanza sulla scuola che sposta il ritorno delle lezioni in presenza a Febbraio, una linea cui si starebbero adeguando dopo Veneto e Friuli anche le Marche e altre regioni d’Italia. Faccio il tifo perche riaprire le nostre scuole ha detto ma il pericolo della diffusione dei contagi è stato evidenziato da autorevoli scienziati e da decine di pubblicazioni. Gli studenti del Veneto dunque restano in smartworking, come tanti altri lavoratori, una misura che sarebbe inapplicabile agli impianti da sci, per rispondere alla provocazione di ieri sera del Ministro Boccia che evidenziato l’incongruenza tra chiudere le scuole e aprire gli impianti da sci il 18 Gennaio. In una regione con ancora 940228 positivi e 3457 posti letto occupati in ospedale Zaia scagiona i ragazzi ma punta il dito contro l’aula. E dall’unità di crisi di Marghera la Regione ha annunciato anche il cambio di protocollo per il trattamento dei contagi nelle scuole elementari e medie, una scelta che risponde alla necessità di evitare che si possano diffondere casi secondari nelle classi come sta accadendo , secondo i dati, almeno nel 30% dei casi. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO), FRANCESCA RUSSO (DIR. DIP. PREVENZIONE SANITA’ PUBBLICA) (Servizio di Anna De Roberto)


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